L’aria condizionata è un dispositivo presente in quasi tutte le automobili, che ha la funzione di riscaldare, rinfrescare o deumidificare l’abitacolo, nonché di evitare l’appannamento dei vetri. Molti ricorderanno i lunghi viaggi dell’infanzia verso il luogo di villeggiatura, sotto il sole cocente dell’estate, costretti a soste di ore a causa delle code interminabili e i finestrini aperti che facevano entrare solo aria calda. Oggi un viaggio in auto è decisamente più confortevole, grazie anche al climatizzatore. Come tutte le componenti dell’auto, va sottoposto a manutenzione e ricaricato regolarmente, affinché la quantità di gas refrigerante sia sufficiente a mantenerne l’efficienza. Ma vediamo in dettaglio come funziona l’impianto dell’aria condizionata e la procedura da seguire per ricaricarlo.
Impianto dell’aria condizionata
L’impianto dell’aria condizionata comprende un serbatoio, dei tubi e un compressore, attivato dal motore. Il funzionamento è alquanto semplice e intuitivo: il gas refrigerante che circola all’interno dei tubi abbassa la temperatura dell’aria calda che viene aspirata all’interno del veicolo, privandola dell’umidità. Questo processo contribuisce a rinfrescare l’abitacolo e a rendere la guida più confortevole.
Esistono due tipi di impianti: manuale ed automatico. Il primo viene regolato dal pilota; il secondo gestisce i valori impostati della temperatura e dell’umidità, senza l’intervento umano. Esiste anche l’impianto elettrificato: a differenza del manuale, dispone di attuatori in sostituzione delle guaine.
Quando ricaricare l’aria condizionata?
Come si può capire se l’impianto dell’aria condizionata deve essere ricaricato? La risposta è abbastanza semplice: ci accorgeremo che non rinfresca la vettura più a dovere o percepiremo la presenza di cattivi odori all’interno dell’abitacolo. Ovviamente questo non significa che la causa non sia imputabile ad altri problemi o guasti ma, nella maggior parte dei casi, il livello del gas refrigerante è insufficiente ad adempiere la sua funzione.
Procedura per ricaricare l’aria condizionata
Prima di procedere alla vera e propria ricarica dell’aria condizionata, dovete munirvi dell’apposito kit di ricarica reperibile in commercio, che comprende il gas refrigerante e una valvola (vi sono kit dotati anche di manometro), ed effettuare alcuni controlli, quali:
- Verificare l’integrità dei tubi;
- Verificare il funzionamento del compressore;
- Verificare il funzionamento delle batterie di compensazione.
Una volta appurato che questi componenti sono integri e pienamente funzionanti, potete ricaricare l’impianto. Individuate il tubo e il punto di ricarica, di norma posizionati vicino all’accumulatore. Avvitate la valvola in dotazione nel kit alla lattina e collegatela al tubo; aprite la valvola e avviate il motore dell’auto in modo che il gas inizi a circolare nel circuito. Durante la ricarica evitate che il gas refrigerante venga a contatto con la pelle. Terminata l’operazione, richiudete il punto di ricarica e la valvola.
È consigliabile controllare regolarmente l’impianto dell’aria condizionata; in assenza di guasti o problemi, si consiglia di rabboccarlo ogni 60 mila chilometri. Il filtro dell’impianto accumula microorganismi che contribuiscono a peggiorare la qualità dell’aria all’interno dell’abitacolo; igienizzatelo o sostituitelo a ogni ricarica.
Non dimenticate che l’aria condizionata non va utilizzata in modo improprio. Contribuisce ad aumentare i consumi della vettura e le emissioni inquinanti nell’ambiente, poiché per funzionare richiede che il motore sia acceso. Il Codice della Strada vieta espressamente di mantenere l’impianto acceso quando si è in sosta (art. 157), pena contravvenzione. Questo non vale quando si è in coda o fermi al semaforo.